Impressioni d'uso
L'esperienza d'uso non varia in modo sostanziale da quella avuta con la precedente QuickFire Pro, in modo particolare se ci si limita all'utilizzo della parte sinistra della tastiera. Ritroviamo, infatti, gli stessi switch meccanici e una conformazione simile, che ci danno una sensazione di déjà-vu durante l'utilizzo. Il feedback della nuova nata di casa CM Storm rimane, come per la precedente, molto delicato, rendendo molto piacevoli, esaltanti, le sessioni di gioco a dispetto della battitura dei testi, svantaggiata.
Il lato destro della tastiera però, in virtù del nuovo design, rischia di risultare meno efficacie nel momento in cui si gioca con i tasti direzionali (ad esempio nei giochi di corse automobilistiche) a causa della vicinanza insolita di altri tasti: occorre un po’ di tempo per abituarsi.
Discorso diverso per la battitura dei testi, dove il blocco centrale della tastiera (tasti END, DEL e i direzionali) viene spesso utilizzato. In questo caso, la nuova disposizione dei tasti risulta molto spiazzante, rendendo meno immediato l'uso dei tasti. Anche in questo caso, chi è abituato ad un utilizzo del tasto DEL in una tastiera tradizionale, si troverà al suo posto il tasto INS. Si tratta comunque di una tastiera ludica, è vero, ma l'utilizzo di una tastiera per scrivere testi non è una situazione tanto improbabile anche per un gamer.
Le restanti funzioni della piccola QuickFire TK rimangono simili alla sorella maggiore, impressionante l'NKRO, utile la possibilità di inibire i tasti Windows durante le sessioni di gioco e comodi i tasti multimediali. Il comfort è buono anche in assenza di poggia polsi ed è assente anche qui il software di configurazione (si tratta di una tastiera driverless) che ad ora rimane appannaggio della Trigger in casa CM Storm.